Arte liberata. Capolavori salvati dalla guerra 1937-1947

Editore: Electa
EAN: 9788892823389
Pagine: 448 p. , Libro in brossura
In commercio dal: 10 gennaio 2023
A partire da 41,00 €

Descrizione

Il volume è il catalogo della mostra allestita a Roma presso le Scuderie del Quirinale dal 16 dicembre 2022 al 10 aprile 2023. L'esposizione è dedicata alle figure che nel contesto drammatico della Seconda guerra mondiale ebbero la lungimiranza di comprendere la minaccia che incombeva sul patrimonio artistico del nostro Paese e che misero in atto con eroismo e tempismo iniziative determinati per metterlo in sicurezza, riuscendo così a salvare un gran numero capolavori dalla distruzione. Con lo scoppio della guerra, le massime autorità della cultura italiana, per scongiurare il pericolo dei bombardamenti aerei, diedero vita alla cosiddetta "operazione salvataggio", che prevedeva lo spostamento delle opere d'arte mobili fuori dai centri urbani e la protezione in loco dei beni che non potevano essere movimentati. La mostra e il catalogo ricompongono in un unico racconto gli episodi e i protagonisti di questa operazione: alcuni sono già stati raccontati singolarmente, altri sono stati dimenticati e meritano invece di essere ricordati. Tutti costituiscono tasselli fondamentali per tracciare il percorso virtuoso della tutela dei Beni Culturali in Italia. Personaggi come Pasquale Rotondi, Noemi Gabrielli, Palma Bucarelli, Fernanda Wittgens, Emilio Lavagnino e Francesco Arcangeli interpretarono la propria professione all'insegna di un interesse comune nella drammatica contingenza bellica: le loro storie confluiscono nella mostra e nel volume che la accompagna. Saranno presentati, oltre a una selezione di capolavori salvati durante la guerra, un ampio panorama documentario, fotografico e sonoro per un racconto avvincente e immersivo di un momento drammatico ma allo stesso tempo fondativo per una nuova coscienza civica. Il catalogo è stato ideato in modo da riflettere la struttura tematica della mostra attraverso le storie di questi anti-eroi e anti-eroine che difesero con le opere il concetto stesso di bene culturale quale metafora di salvaguardia di una memoria collettiva e identitaria.

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