"Se è vero che una attraente foto di montagna ci può sorprendere per la sua bellezza, una "caleidografia alpina" può andare un po' oltre, a toccare tasti più intimi e sensibili. Questo mondo onirico e fantastico nasce dalla bellezza intrinseca dell'ambiente alpestre: sia quella dei grandi spazi aperti, sia quella dei sorprendenti dettagli del micromondo montano. I "segni" che la montagna traccia sono infiniti: l'intensità del verde dei prati, lo splendido candore della neve sui rilievi, lo scorrere sonoro dei torrenti, l'ondeggiare al vento delle punte degli abeti, i profili in controluce dei monti che giocano con le nuvole... Entrare in armonia con la montagna significa riprodurre l'armonia dentro se stessi: in fondo, siamo microcosmi che dovrebbero allinearsi al macrocosmo". Dall'introduzione di Giandomenico Vincenzi.