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| 29/09/2022
Un cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale. Una storia d’amore

Massimo Cirri e Chiara D’Ambros a #PDESocialClub, la vita, la malattia, la cura: universale e gratuita.

Torna #PDESocialClub e tornano le interviste agli autori, con l'intenso e civilissimo libro di Massimo Cirri e Chiara D'Ambros Quello che serve. Un racconto tra malattia, cura e Servizio Sanitario Nazionale, da poco uscito da Manni. Lo presentiamo il 6 di ottobre alle 18.00 sulla pagina Facebook (e sul sito e sul profilo Youtube) di PDE, di Manni e di tante librerie che hanno accettato di condividere questo appuntamento.

A questo punto possiamo dirlo, Massimo Cirri è un pezzo di storia della radio italiana. Non si contano gli ascoltatori che hanno imparato a riconoscerne la voce dai tempi gloriosi di Radio Popolare, seguendolo poi a Radio 2, dove è passato per dar vita alla longeva Caterpillar. Non bastasse la voce, i lettori hanno imparato a riconoscerne pure il volto, vista la sua generosa militanza come presentatore di libri e autori di festival in festival. Non contento, ha reso felici molti di quei lettori, regalando loro una mezza dozzina di libri di rara intelligenza e gradevolezza, spaziando dalla radio (e vorremmo vedere) al lavoro di psicologo (da lui svolto per anni a fianco delle frivolezze radiofoniche), anche se a noi resta nel cuore soprattutto il bellissimo, Un'altra parte del mondo, uscito da Feltrinelli nel 2016, straziante ritratto del disgraziato figlio di Palmiro Togliatti e tramite lui di un mondo che ormai, davvero, fatichiamo a immaginare.

Massimo Cirri torna con un nuovo libro, dicevamo, scritto a quattro mani e a voci alternate con Chiara D'Ambros, giornalista, filmaker, regista e autrice di programmi per RAI 3, dal 2017 in forza alla redazione di Report. In questo libro, Cirri racconta la sua malattia. Che ovviamente è il cancro. E racconta tutto il percorso che ha dovuto fare, lui come tanti: in media un nuovo paziente al giorno, per scoprirla, per prenderne consapevolezza, per attrezzarsi ad affrontarla, per guarire, e per farci i conti dopo. Ma Massimo Cirri non si limita a raccontare una personale, intima, vicenda. Parte dalla sua vicenda individuale e va oltre, perché se il Cittadino Cirri ha potuto affrontare il cancro, guarirne e non uscirne economicamente rovinato, è perché in Italia esiste un Servizio Sanitario Nazionale che garantisce assistenza universale e gratuita.

Questa cosa, questa cura che paghiamo attraverso le tasse e che soccorre tutti, ricchi e poveri e pure quelli che le tasse le evadono, ci risulta ormai naturale, indiscutibile, data per certa. Non è così, c'è stato un tempo neanche tanto lontano in cui anche in Italia le cure si pagavano, i medici si pagavano, le famiglie povere, e neanche troppo povere, rimandavano il momento della visita per timore delle spese che avrebbero dovuto affrontare. Il Servizio Sanitario Nazionale è stato costituito quando molti di coloro che leggeranno il libro di Cirri e D'Ambros erano già nati, nel 1978.

Per farci spiegare che cos'è il SSN, i due autori intervistano medici, a partire dalle fantastiche dottoresse che hanno curato Massimo Cirri, infermieri e dirigenti, ma anche genitori, anziani parenti, che raccontano cosa significava affrontare la malattia, qualunque malattia, prima del fatidico 1978. E vanno a trovare Umberto Galimberti, Milena Gabanelli e il compianto Gino Strada, per capire perché un ospedale, un sistema ospedaliero non può, non deve essere considerato un'azienda come invece sembra ornai senso comune.

Prima di diventare un libro, Quello che serve è stato un bel documentario che Cirri e D'Ambros hanno realizzato per la RAI, e lo si può trovare tuttora su RaiPlay. Ma certo, il volume che Manni ha da poco mandato in libreria può prendersi tutto il tempo per approfondire, lasciare più spazio alle interviste e insieme mettere in maggior rilievo anche la parte più personale della testimonianza di Massimo Cirri. Cercheremo perciò di usare al meglio i quaranta minuti circa di intervista che ci prenderemo il 6 di ottobre, alle 18.00. Sono tante le cose da dire, ma Cirri e D'Ambros, la radio, quella vera, la fanno da una vita. Quaranta minuti basteranno.

Massimo Cirri e Chiara D’Ambros, “Quello che serve”, Manni
Redazione INDIE