Mi chiamo Manu e sono il gatto di Pallas, gatto delle steppe o gatto delle nevi, unica specie del genere Otocolobus manul (1776). Noi gatti di Pallas possediamo molte caratteristiche che ci distinguono dagli altri felini. Le zampe sono corte e il pelo è molto lungo e spesso. Le mie conoscenze sono superiori a quelle dei bipedi e delle piante - per non citare la magia, il mistero e le facoltà mentali. Tutto ciò allarma poiché sono segnali di grande potere. Non mi sono arreso e, accettata la sfida. Proporre l'evoluzione dell'animale umano da parte di Manu, un gatto Pallas, può sembrare una scelta azzardata che vanifica la credibilità. Noi felidi siamo una famiglia con estro e fantasia, intercalare la realtà con la magia ci consente di vivere alla grande. I comportamenti, non l'aspetto, dei personaggi all'interno del libro sono riconducibili a modelli dei giorni nostri pur calati 10.000 anni fa. Riti, magia, superstizione, percezioni extrasensoriali appartenenti a quel passato assumono una particolare valenza nelle vicende narrate. Le insolite peculiarità dei tre protagonisti sono tratti di fascino e di potere, attraverso le vibrisse e le sclere bianche.
