Il peso delle armi. Rapporto di ricerca sui conflitti dimenticati

Editore: Il Mulino
EAN: 9788815279873
Pagine: 333 p. , Libro in brossura
In commercio dal: 10 gennaio 2019
A partire da 26,00 €

Descrizione

La sesta edizione del Rapporto di Caritas Italiana sui conflitti dimenticati nel mondo esce in occasione del settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ed è pubblicata con la collaborazione di «Famiglia Cristiana», «Avvenire» e Miur-Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il Rapporto approfondisce la presenza delle guerre nel mondo, con particolare attenzione ai conflitti dimenticati, lontani dai riflettori dell'arena mediatica internazionale. Il tema dell'edizione 2018 è quello delle armi e degli armamenti, affrontato da diversi punti di vista: la produzione e il commercio delle armi; il loro peso nel determinare i conflitti; il valore e il significato culturale delle armi nella cultura contemporanea, con particolare riguardo al mondo della comunicazione e della stampa; il grado di consapevolezza dei giovani e degli adulti. Su questi argomenti il volume riporta i risultati di un sondaggio demoscopico SWG condotto sulla popolazione italiana e gli esiti di due rilevazioni statistiche effettuate con la collaborazione del Miur, su un campione di studenti delle scuole medie inferiori, e dell'Agesci, su un campione di esploratori e guide scout. Alla stesura del testo hanno contribuito ricercatori di origine accademica ed esperti del mondo del volontariato, della Chiesa e del privato sociale internazionale. Rispetto ad altre opere sullo stesso tema, il Rapporto presenta il valore aggiunto dell'esperienza Caritas in tutte le aree del mondo con situazioni di emergenza e conflittualità. Questa edizione, in particolare, riporta i risultati di una ricerca condotta da Caritas Italiana sull'impatto umano e sociale delle mine in Bosnia e Kosovo. La Caritas Italiana è l'organismo pastorale della Chiesa italiana che opera dal 1971 per promuovere la testimonianza della carità e l'amore preferenziale per gli ultimi. Ciò si traduce in iniziative di educazione alla solidarietà, alla mondialità, all'interculturalità e alla pace; azioni di ricerca, sensibilizzazione e stimolo delle istituzioni e, se necessario, denuncia delle ingiustizie; interventi concreti di solidarietà locale o internazionale in situazioni di emergenza o sottosviluppo.

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