Il libro ricostruisce il rapporto intercorso tra l'autore del Signore degli Anelli e la lingua pianificata dell'esperanto di L.L. Zamenhof. Il saggio di Smith e Wynne presenta le prime esperienze di Tolkien con i linguaggi inventati e analizza approfonditamente il primo approccio con l'esperanto conservato in un taccuino del 1909 intitolato "Book of the Foxrook". Il saggio di Cilli analizza due momenti della vita di Tolkien: il primo, 1907-1909, a Birmingham, con i primi approcci alla lingua esperantista, la partecipazione agli OTC e al movimento Scout del generale Baden-Powell; il secondo, 1930-1933, con la partecipazione attiva al movimento esperantista supportato dal ritrovamento di nuove informazioni fino ad ora inedite. Il libro presenta, inoltre, il documento inedito sul valore educativo dell'esperanto firmato nel maggio 1933 dallo stesso Tolkien assieme a eminenti personalità britanniche. Arricchiscono il volume i contributi di Renato Corsetti, Federazione Esperantista Italiana, e di Tim Owen, Esperanto Association of Britain. La prefazione è affidata a John Garth, uno dei massimi studiosi della vita e dell'opera di Tolkien.