Emilio Cecchi. L'etica del visivo e lo stato liberale con appendice di testi giornalistici rari. L'etica e la sua formazione antropologica

Editore: Milella
EAN: 9788894283730
Pagine: 336 p. , Libro in brossura
In commercio dal: 19 ottobre 2017
Collana: Per un'ermeneutica militante
A partire da 32,00 €

Descrizione

Nei sette saggi, dal 1997 ad oggi, del presente volume, vengono privilegiate, nei confronti dello scrittore fiorentino, le interpretazioni critiche degli anni '30 (Contini, Falqui, Bigongiari, Ferrata), concordi nel rilevare come il sensibile-emozionale della percezione, tendente all'infinito, all'origine, al primordio, eccede la dimensione verbale della parola; per realizzarsi, la parola passa attraverso il limite dell'oggetto-immagine («Perché io ho bisogno di immagini»); e si riconfigura secondo una metaforicità plastico-tattile-visiva: i «détails prerogativi» di Contini; le «tessere di mosaico» di Falqui; gli «oggetti-alfabeto» di Bigongiari; «l'atto naturale del pensare disperso tra le cose» di Ferrata. Si tratta di una verbalità mediata dal movente etico-classico delle radici greco-fiorentine (Atene, Firenze) che sottendono l'immagine visiva: la quale, a sua volta, si appella all'atto della lettura, ovvero al «di più» di Berenson (l'arte sollecita la percezione più di quanto non la solleciti la realtà).

Disponibile presso:
Libreria Istituti Nuovi
Via F. Cavallotti, 35 20900 Monza (MB)

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