Prendendo spunto dalla apparente follia di Giorgio III, Bennett ha dato voce agli intrighi comici e sinistri che in quegli anni si svilupparono rigogliosamente attorno al re. Non vi è traccia, in queste pagine, della penosa cartapesta che di solito contrassegna il teatro di ricostruzione storica. Da Pitt a Fox, da Giorgio III al suo malevolo primogenito, il Principe di Galles, tutti parlano e agiscono con una vivezza che lascia stupefatti. La vicenda finisce per disegnare un perfetto apologo sul delirio non solo dei potenti, ma innanzitutto di coloro che gli vivono accanto.