Scritto nel 1874 per la celebre rivista "The Atlantic Monthly", queste "Favole erudite per bravi vecchi bambini" di Mark Twain (1835-1910) sono in realtà un'unica favola che permette al grande scrittore americano di fornire uno spaccato dei luoghi comuni dell'"americanismo" del tempo: la fiducia nell'avvenire grazie alla scienza e al progresso, lo strenuo ottimismo, la ricchezza come unico valore... Così la spedizione scientifica degli animali della foresta, dal dottor Ranocchio al signor Cavalletta, dal professor Lumaca all'Esercito dei vermi, e fino all'umile, più ragionevole e continuamente zittito Scarabeo, serve a mettere a fuoco la mai tramontata e sempre attuale cecità e vanagloria umana, con 'scoperte' che vanno dall'individuazione del solstizio invernale nelle rotaie del treno al misterioso "ritrovamento lamellibranchiforme" sul quale il Re viene portato in processione e che non è altro che stereo di vacca.