In questo suo secondo romanzo autobiografico, l'autore Mauri Christian inizia sempre da un sogno, è la sua caratteristica, ma poi si sveglia e sbatte contro la realtà. Lui vuole fare il pilota di aerei contro tutto e tutti, contro un padre commercialista che lo vuole al suo fianco. Inizia a 7 anni a sognare di volare, poi a 14 anni cala in una fase di depressione e intraprende studi classici ma poi ce la fa; compromesso con il padre: mattina lavoro, pomeriggio accademia di volo e ci riesce, diventa pilota, poi diventa pilota carabiniere, finisce in Sardegna dove affronta il lugubre e triste percorso dei voli per recupero ostaggi di mafia, allietato solo dai bei cieli che solca. Poi va in America, il suo sogno, il Top Gun che ha sempre sognato, l'accademia, l'insegnamento, la vita e poi i voli intercontinentali ma poi basta. Si ferma, si innamora di Francesca, madre dei suoi figli, che giura di non lasciare mai più ed eccolo al suo ultimo volo a 62 anni, quello del pensionamento, il più bello, il più commovente e scopre alla fine che non voleva fare il pilota ma solo spiegare le sue ali. Toccante e a tratti divertente, questo romanzo autobiografico è un esempio, un invito ai giovani a esplorare, ciascuno a loro modo, il cielo che vogliono percorrere, senza fretta, senza freni, senza il peso delle famiglie che si aspettano qualcosa da loro. Si può arrivare a 60 anni e capire che il tuo sogno è un altro ma che è servito imparare a spiegare le ali a modo tuo per capire cosa fare da grandi. È una storia adatta anche ai giovani, anche perché abbellito da tante belle foto del protagonista, quasi a delineare e fissare le fasi della sua vita attraverso esse, tra gioie e dolori.
