"Siamo davanti a un teatro poetico di voci minime, intendendo realtà a noi ormai sfuggenti, sillabate, loti molli e parole gentili, mai gridate, in cui la speranza, il ritorno, sono scanditi e garantiti dall'avvicendarsi stesso delle stagioni; perfino il pianto di un bambino ripulisce il mondo/ solleva le radici dalla terra/ sradica pianeti..." (dalla prefazione di Rocco Taliano Grasso)