L'opera d'arte si configura come il risultato tangibile dell'elaborazione umana, tanto della dimensione reale che di quella ideale. In tale contesto, il sentimento religioso rappresenta uno dei sentieri maggiormente percorsi nell'espressione artistica, lungo il quale l'artista ha la possibilità di manifestare, con oggetti e manufatti di vario genere, la propria idea della divinità, tramite un linguaggio, talora criptato, simbolico, allegorico, occulto o, comunque, non comprensibile ai più. Questo discorso vale, in ambito architettonico, anche per le cattedrali gotiche che adornarono meravigliosamente, a partire dal XII secolo, le città dell'Europa medievale. Con il presente volume, si intende indagare, precisamente, circa le caratteristiche del linguaggio, composto frequentemente da allegorie e simboli dal significato misterioso, con cui gli architetti gotici manifestarono la loro peculiare concezione o percezione di Dio e del sacro.